La nostra comunità educativa é scossa da un dolore straziante.
Una giovane vita strappata alla vita.
Una figlia rubata ai suoi affetti, ingiustamente.
Siamo scossi, increduli, sgomenti, addolorati.
Ci stringiamo al dolore della famiglia.
Non resteremo in silenzio.
Questo dolore merita una reazione, merita il grido di tante voci, le voci del dissenso, della condanna, della ricerca della giustizia.
La nostra scuola non chinerá il capo, alzerà lo sguardo e accenderà la parola.
Perché un femminicidio é una ferita e lascia cicatrici profonde nel vissuto di una comunità.
Educare al rispetto é un compito irrinunciabile della scuola.
Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo anche per Sara.
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